Navaltecnica Canav Rudy
Questa barca modello Rudy fu costruita nel 1971 dal Cantiere Navaltecnica – Canav di Anzio con carena disegnata dal grande Sonny Levi. Nel 2006 è stata totalmente restaurata da noto maestro d'ascia intervenuto su opera viva, murate, nuova coperta in teak, nuovi fianchi e tuga; verniciatura delle murate, di tutte le parti in mogano e degli interni, tappezzeria nuova, impianto elettrico interamente rifatto con l’utilizzo di un nuovo quadro elettrico generale, impianto di ricarica e linea di terra; anche la parte meccanica è stata completamente revisionata con i motori originali portati a 0 ore; sostituzione boccole assi e timoni. Utilizzata solo poche ore nel 2012, prima della consegna verranno applicate alcune nuove mani di vernice sulle murate e sulle parti in mogano, lavorazione inclusa nel prezzo di vendita.
Canav - Storia:
Il fondatore del Cantiere Navaltecnica di Anzio fu il Comandante Attilio Petroni, negli anni 50 realizzò le navi per il film Cleopatra e costruì alcune imbarcazioni per la Marina Militare. In quel periodo il Comandante Petroni ed un amico, il padre di “Sonny” Levi, proprietario di un cantiere navale per la costruzione di vedette per la marina Inglese a Karachi, svilupparono il progetto delle imbarcazioni veloci. Il sistema del lamellare incrociato risale ai Clipper inglesi ed americani e nella seconda guerra mondiale, centinaia di motovedette anche di notevoli dimensioni furono costruite con questo sistema. Con la nascita della resina Aerodux Sonny Levi ebbe l’idea di utilizzare il sistema lamellare con incollaggio anziché rivettaggio. “A’ Speranziella” su il primo scafo per il diporto costruito con questo sistema, nato su design di Sonny Levi, che divenne poi tra i migliori progettistiche al mondo, le sue carene vinsero centinaia di competizioni. Infatti le linee e la robustezza dello scafo permisero di vincere la più importante gara per motoscafi dell'epoca, la Cowes -Torquay del 1963. La fama del cantiere indusse l’avvocato Vincenzo Balestrieri, appassionato di offshore, ad entrare come socio dando ulteriore impulso alla produttività del cantiere e portandolo in poco tempo tra i primi al mondo.