Riva AR Racing Corsaro
Riva AR Racing Corsaro proposto in vendita esclusiva da Lycam, è uno dei quattro rimasti nel mondo su 40 costruiti, restauro maniacale di ogni sua parte concluso nel 2023, unica e introvabile, perfette condizioni e per grandi collezionisti. Da leggere assolutamente la storia di questa barca a seguire. Disponibile book restauro. Ulteriori informazioni su richiesta.
STORIA Motoscafo Sport AR, disegno n.67 di Carlo Riva:
Il Riva AR Racing Corsaro viene considerato dagli appassionati come il precursore di tutti i runabout veloci (racing runabout) disegnati e costruiti da Carlo Riva e che hanno visto gli apici nella realizzazione dei modelli Ariston e Tritone prima e Aquarama poi. Inoltre, questa tipologia di scafo è la prima ad essere prodotta in serie realizzando in tutto 40 esemplari dal 1946 fino al 1955.
Se all’inizio il modello viene identificato con la sigla AR e segue il disegno n.39 di Carlo Riva, successivamente nel 1950-1951 si passa prima al progetto n. 67 per arrivare poi nel 1952 al numero 72. Inoltre, proprio a partire da questo anno è presa la decisione di dare un nome a ciascuna serie e viene scelto il nome Corsaro come identificativo del modello a rievocare lo spirito sportivo della barca ideale per scorribande sul mare.
Le analogie con il mondo dell’auto (in particolare con l’iconica Cisitalia) sono continue tanto che il profilo conserva linee molto compatte e tondeggianti trasmettendo la sensazione di essere davanti ad una vera e propria spider dei mari. Ulteriore elemento distintivo, oltre al piccolo e basso parabrezza, è la tipica poppa a botte (a tutto tondo) che unisce senza soluzioni di continuità le murate e il ponte di coperta. Il pozzetto è uno solo ed è posizionato verso prora per accogliere 3 persone a bordo. Singolare la soluzione del quarto posto per un ulteriore ospite ricavato in un sedile di fortuna alloggiato all’interno di un gavone nella zona poppiera della coperta.
L’esemplare in questione è stato costruito nel 1951 per un famoso esponente di una storica casata nobiliare italiana. La barca è stata a lungo negli Stati Uniti per ritornare in Europa nel 2007.
La serie del 1951 si caratterizza per il cruscotto rivestito totalmente in vipla e metacrilato; per il volante a due razze; per i sostegni laterali del parabrezza e per i burloni imbottiti e rivestiti con la vipla blu. Pure la tappezzeria della seduta è della stessa tonalità cromatica con interni in Saran scozzese nei toni rossi e blu. La carena è a smalto rosso con 2 linee bianche al galleggiamento.
Da vera fuoriserie, questo modello AR è spinto da un motore entrobordo Gray Marine da 112 CV che gli permette di superare agilmente i 35 nodi di velocità massima.
Dal punto di vista costruttivo, questo esemplare è realizzato totalmente in fasciame con murata e coperta in mogano dell’Honduras e il fondo in tavole di larice. I trincarini e la fascia centrale sono in acero e quindi più chiari rispetto al colore scuro del mogano. Il fasciame delle murate è avvitato alle ordinate dall’interno con viti in ottone.
Il modello AR ha attirato fin da subito importanti armatori come, tra gli altri, la famiglia Negroni, Carlo Dusio, l’attrice Alida Valli e il petroliere Attilio Monti.
All’epoca, il prezzo della barca varia da 1.745.000 a oltre 2.000.000 di lire a seconda del tipo di motorizzazione scelto.